martedì 19 marzo 2013

“Da Regione scarso interesse verso canili rifugio”. L’appello della Lega del Cane

canile 










di Basilio Benedetto - Non conosce soste l'attività della Lega del Cane di Reggio Calabria. Sono numerose le iniziative promosse dalla sezione reggina, al fine di sensibilizzare l'opinione pubblica e reperire i finanziamenti che consentano di ultimare i lavori del nuovo canile rifugio di S. Roberto. Circa tre mesi fa, la nostra visita presso l'attuale struttura di Campo Calabro, occasione per comprendere le enormi difficoltà presenti, ma anche l'abnegazione del presidente Rosa Rogolino e di tanti ragazzi volontari, che si dedicano giornalmente per dare una degna collocazione ai loro amici a quattro zampe.
Il decreto commissariale della Regione Calabria n. 197 del 20/12/2012, oggi, penalizzerebbe ulteriormente la loro posizione, come quella di tante altre strutture rifugio del territorio calabrese, e destina i finanziamenti statali, previsti annualmente dalla legge 281 del 1991, esclusivamente ai canili sanitari.
Sull'argomento, il parere di Roberto Germoleo, consigliere della Lega del Cane sezione di Reggio Calabria, per conoscere meglio gli ultimi sviluppi della vicenda.
canilebisPrima di entrare nel merito della questione, qual è lo stato dei lavori per il completamento del canile in località Rosalì?
"Per quanto riguarda la nuova struttura, che dovrebbe sorgere nella zona di S. Roberto, vicino Rosalì, siamo in una fase intermedia. Fino ad oggi è stata realizzata tutta l'opera di sbancamento, la recinzione esterna e il cancello d'ingresso. La fase finale dovrebbe partire a breve con la costruzione dei box e del polo sanitario, le strutture in cui i nostri cani potranno trovare un degno ricovero. Siamo in attesa di poter riprendere i lavori, che erano stati sospesi per la carenza di fondi.  Nel frattempo  è uscito un decreto regionale che impone determinati requisiti ai canili di accreditamento. Così, stiamo modificando il progetto in forza di questo provvedimento. Una volta completato, riprenderemo i lavori e, se tutto dovesse andare per il meglio, completeremo la struttura in due mesi, al massimo due mesi e mezzo."
canileterNel dicembre del 2012 la Regione Calabria ha pubblicato un decreto commissariale che prevede un finanziamento, pari a 1 milione di euro, destinato a sette canili sanitari ripartiti per provincia. Quali sono al riguardo le perplessità della sezione reggina della Lega del Cane?
"Le perplessità sono legate ad alcune scelte maturate con il decreto regionale. Un decreto che noi, comunque, non vediamo in totale disfavore, almeno per quanto riguarda i requisiti strutturali previsti, destinati a far si che gli ospiti possano trovarsi in uno stato di benessere.  Non ci convincono, invece, le decisioni prese in merito alla destinazione dei fondi statali, che il Ministero della Salute eroga ogni anno alle Regioni per la lotta al randagismo, per l'accalappiamento, per le strutture sanitarie e i canili rifugio.
In Regione, viene fatta una distinzione netta tra canile rifugio e canile sanitario, e il provvedimento si rivolge esclusivamente a quelli sanitari, strutture pubbliche con personale dell'Asp che, tra le altre cose, avrebbero già la possibilità di usufruire di forme di sostegno da parte degli enti.  I canili rifugio, invece, sono strutture che possono essere comunali, ma anche gestite da semplici associazioni, come nel nostro caso, le quali necessitano, però, di sostegno."
Quali sono le differenze sostanziali tra un canile sanitario e un canile rifugio?
"Il canile sanitario è quella struttura in cui il cane riceve le prime cure una volta accalappiato. Lì viene anche sterilizzato, in buona sostanza rientra in un'attività di prevenzione del randagismo. Dopo il cane deve necessariamente essere destinato a dei ricoveri stabili, ovvero ai canili rifugio, dove il cane dovrebbe stare a vita, o fino ad una sperata adozione."
canilequaterDalla stampa si è appreso di un interessamento in sede regionale per difendere le vostre istanze.
"Si, circa un mese fa è stata presentata un'interrogazione dal consigliere regionale Giuseppe Giordano, che è stato sempre sensibile a queste tematiche e ci ha consultato più volte per conoscere la reale situazione in cui si trova la nostra struttura. Le nostre perplessità sono le stesse che ha avanzato e ha fatto proprie il consigliere Giordano, quelle in merito alle destinazione dei fondi. C'è carenza sia di canili sanitari che di canili rifugio. In base a questo decreto, non so quanti canili rifugi riusciranno a sopravvivere. Sono richiesti requisiti strutturali che comportano interventi di edilizia e non so quanti potrebbero sostenerli. Ci troveremo, così, di fronte ad una situazione in cui ci saranno sette canili sanitari e i rifugi, invece, potrebbero anche scomparire. Ad esempio, il nostro di Campo Calabro non è passibile di questi interventi, quindi sarà destinato a chiudere, salvo che si riesca a completare la struttura di San Roberto in tempo.
I fondi previsti dal decreto regionale ammontano ad un milione di euro,  si sono accumulati negli anni e  sono destinati a tutte le province calabresi. Due a Cosenza e Reggio Calabria, una nelle restanti province."
Il finanziamento regionale prevede fondi statali emessi nel 2012 e negli anni precedenti. Questi ultimi perché non sono stati spesi prima?
"Non c'è mai stato un progetto rivolto alla lotta al randagismo. Non so perché la Regione non sia mai intervenuta, la mia esperienza mi porta a dire che è sempre stato sottovalutato come problema, non è stato mai affrontato come si doveva. Probabilmente non si è saputo mai come destinarli, è stata derubricata sempre come questione animalista e non si mai voluto capire che, invece, è una questione estremamente rilevante sotto l'aspetto sanitario. Avere dei cani randagi, fuori da ogni controllo sul territorio, è un problema ed oggi, invece, si è pensato di intervenire solo per i canili sanitari. Per altro il decreto non motiva questa scelta, ecco le nostre perplessità."
Quali sono le azioni future che la sezione reggina vuole mettere in campo?
"Intanto vogliamo ringraziare il consigliere regionale Giordano per avere presentato l'interrogazione. Attenderemo una risposta da parte degli enti, in modo tale che ci facciano capire i motivi ed i criteri adottati per il provvedimento. L'erogazione dei finanziamenti, secondo quanto previsto dal decreto commissariale, sarà subordinata ad una conferenza dei sindaci, che dovranno stabilire dove fare sorgere questi canili. Secondo me sarà fatta entro sei o sette mesi, ovviamente senza considerare i tempi della politica. È difficile, al momento, prevedere un tempo effettivo. Comunque lo contestiamo nel merito, qualsiasi risposta non giustifica la scelta univoca fatta dalla Regione nella lotta al randagismo. Secondo noi, accanto a quelli per i canili sanitari, dovevano essere impiegati  fondi per i canili rifugio. Speriamo che le nostre istanze vengano comprese e la realizzazione del nuovo canile non rimanga soltanto un sogno".




http://ildispaccio.it/primo-piano/18638-da-regione-scarso-interesse-verso-canili-rifugio-l-appello-della-lega-del-cane

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